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Nel Libro de la caza (1338), Juan Manuel cita una sentenza di un filosofo sardo contro i vituperatori della scienza: si potrebbe trattare di Pietro d’Abano, vissuto per un certo periodo in Sardegna, nelle cui opere – in particolare il Conciliator litium medicinalium e il Lucidator dubitabilium astronomiae (entrambe del 1303-1310) – si trovano affermazioni di tenore paragonabile.
In the Libro de la caza (1338), Juan Manuel cites a sentence by a Sardinian philosopher against the vituperators of science: this could be Peter of Abano, who lived in Sardinia for a time, and in whose works – in particular the Conciliator litium medicinalium and the Lucidator dubitabilium astronomiae (both 1303-1310) – one finds statements of a similar tenor.
Il grande numero di nomi presi in prestito dalla tradizione classica si accorda all’impiego di una lingua tributaria insieme dello stile tragico e comico, autorise l'antifrasi parodica iscritta nel loro etimo: per esempio, Calisto 'il più bello’, non è un perfetto amante, Pleberio, ‘il plebeo', è il personnaggio che si situa sul livello sociale più alto della commedia etc.
The large number of names borrowed from the classical tradition is in keeping with the use of a language that is tributary to both the tragic and comic styles, relying upon the parodic contrast inscribed in their etymology: for example, Calisto 'the most beautiful', is here not a perfect lover, Pleberio, 'the plebeian', is the character on the highest social level of the comedy and so on.
La fonte del v. 928a: «Como dize un derecho que “coita non ha ley”» si trova nel Decretum Gratiani (distinctio I, canon XI «Sicut non alii», par. I: «quoniam necessitas legem non habet»), testo già sfruttato da Juan Ruiz nel prologo del Libro de buen amor.
The source of v. 928a: «Como dize un derecho que "coita non ha ley"» is to be found in the Decretum Gratiani (distinctio I, canon XI «Sicut non alii», par. I: «quoniam necessitas legem non habet»), a text already exploited by Juan Ruiz in the prologue of the Libro de buen amor.