Nel Rommant de la Manekine di Philippe de Remi un piccolo dettaglio sorprendente contrassegna il matrimonio tra il re di Scozia e la protagonista: a sposalizio appena avvenuto il re annuncia infatti la decisione di «faire ses noeces» quindici giorni più tardi. Apparentemente si tratta di un’incongruenza, anche perché non vi è nulla di simile negli usi francesi coevi. Eppure questa strana procedura trova una spiegazione quando si guardi alle forme matrimoniali inglesi della stessa epoca: oltre Manica era infatti frequente che i matrimoni, celebrati in un primo momento in forma famigliare e privata, fossero in seguito solennizzati nelle forme richieste dalla Chiesa. La conoscenza e la rappresentazione di una forma matrimoniale tanto particolare è dunque da intendere come indizio dei contatti intrattenuti da Phlippe de Remi con ambienti inglesi.
In Philippe de Remi’s Rommant de la Manekine the king of Scotland, as soon as he declares his love to the heroine, gets married with her in his own palace at the attendance of the chaplain. Nevertheless, a couple of weeks later, their wedding is celebrated again in the parish church in front of people coming from any part of the reign. This kind of ‘double marriage’ can’t be explained on the ground of the French customs: in France a wedding celebrated without banns was seen as a ‘secret’ marriage and spouses could be excommunicated. In England instead was not unusual that a marriage could be celebrated in a private form and solemnized later according to the rules of the Church. This peculiar kind of wedding is thus an hint of Philippe’s acquaintance with an English milieu.