Con le parole utilizzate nel titolo, «Sacó mi secreto amor de mi pecho», Melibea allude all'episodio rappresentato nell'atto decimo della tragicommedia: il lungo colloquio con Celestina, alla fine del quale la giovane donna, confessando il suo amore per Calisto, si riconosce e proclama soggeto di desiderio. L'atto si costruisce prevalentemente intorno a due coppie oppositive: coprire/scoprire, che fa riferimento al segreto costituito dal desiderio di Melibea, e malattia/guarigione, che si richiama alla tradizione medica e letteraria del “mal d'amore” e della sua cura. Alla fine del colloquio il lettore assite al verificarsi, in Melibea, di un sovvertimento di valori, in virtù del quale, nella metafora medico-chirurgica che presiede all'intero dialogo tra le due donne, la guarigione dal male e la cura della piaga consisteranno nel dar voce al desiderio e al piacere, col conseguente superamento del codice morale fondato sulla honra e sui valori ad essa connessi (honestidad, vergüenza, castidad, fama).